Facciamo una premessa fondamentale.
Come più volte ho messo in chiaro (anche) confrontandomi con alcuni compagni d’avventura di quest’esperienza, coraggiosa e di valore, chiamata Quanta Radio, tipo il poc’anzi citato opinionista/pensatore Giandiego Marigo, o lo stesso fondatore Antonio, la riabilitazione di punti di vista reazionari, ultra-tradizionalisti, e soprattutto dai due pesi e dalle due misure, non rari nell’ambito delle destre da moderate ad estreme, nel momento in cui SEMBRA porsi come unica alternativa o quasi ad un nulla osta de facto al “novus ordo seclorum” aka NWO, la situazione diventa un pericoloso limbo, un ibrido borderline, tra il rispetto di quel che è stato (o la consapevolezza dell’importanza di preservare la Conoscenza) e la normalizzazione della reazione, della persecuzione diretta di capri espiatori, dei fascismi vecchi e nuovi, dal momento che i vertici della piramide sono intoccabili (almeno nella materia fisica – senza entrare nel merito di guerre spirituali ed energetiche, che reputo ben più che una mera superstizione new age, o un rimasuglio virtuale delle crociate, ma una realtà molto seria ed efficace, se presa seriamente e gestita efficacemente). Prima di proseguire, per amor del vero, mi sembra il caso di ricordare che in tanti anni di militanza nella sinistra radicale (da dissidente interno libertario) anche in quell’ambito (per non parlare della sinistra moderata) di “perle” di due pesi e due misure ne ho testimoniate molte. Giandiego Marigo in un suo recente articolo qui su Quanta Radio ci ricorda che se la resistenza alle élite si riduce a quello che viene riassunto (a suo avviso impropriamente) nel concetto di trumpismo non c’è una vera resistenza alle stesse, e che parti delle élite potrebbero benissimo far finta di “difendere la tradizione” mentre implementano un globalismo spietato. Mi viene in mente un esempio recente che è stato sbattuto in faccia al grande pubblico e che non è opinabile di essere “teoria del complotto”. I vertici di stato del Qatar hanno ospitato di buon grado i mondiali di calcio, mettendosi d’accordo con dei globalisti alfieri della modernità, ma al contempo ha chiesto alla comunità internazionale di accettare che l’evento si sarebbe svolto “nel rispetto della tradizione del Qatar”. Ossia, niente effusioni pubbliche tra coppie lgtbq in pubblico (cosa vietata anche in privato), niente effusioni neanche per e tra gli eterosessuali e, dulcis in fundo, la sponsorizzazione da parte di una notoria birra americana è stata accettata ben volentieri, la pubblicità è stata sciorinata negli stadi al pari delle pubblicità degli altri prodotti / sponsor, ma all’atto pratico ne è stata vietata la vendita e il consumo alle partite (con non poca incazzatura da parte della multinazionale che la produce) e la vendita (esclusivamente per stranieri) è stata strettamente limitata e contestualizzata in luoghi circoscritti, ad un prezzo molto elevato. Cosa che comunque passa in secondo piano rispetto alla gestione dei lavori per i mondiali, al trattamento medievale dei lavoratori che hanno eretto gli stadi, privati delle più elementari norme di sicurezza: secondo alcune fonti mainstream, sono oltre 6500 i lavoratori deceduti mentre costruivano gli stadi che hanno ospitato questi controversi mondiali. In quel caso, la tradizione è andata oltre l’invasione delle libertà personali, cosa bere o non bere, con chi fare sesso e con chi non farlo, CHI AMARE E CHI NON AMARE – un’invasione che reputo da condannare senza se e senza ma, ossia senza mettere di mezzo indifendibili relativismi culturali (i quali di solito vengono rispettati e sdoganati dall’occidente se c’è un tornaconto economico, oppure combattuti a suon di ipocrisia e di bombe, se in quel modo il tornaconto economico è maggiore). In quel caso, la “tradizione” ha significato la normalizzazione della servitù della gleba.
Tornando al nocciolo della questione che quest’articolo si prefigge di trattare . . . La reazione, il razzismo, l’ultraconservatorismo sono stati stra-usati dalle élite, ed è ingenuo pensare che ricorrendo a senso unico a quelle antipatiche modalità il globalismo venga più di tanto ostacolato. Per quanto tempo il nuovo ordine mondiale è stato implementato da parecchi elementi di destra, tradizionalisti e razzisti e anche belli pericolosi, come Nixon, Reagan, i due Bush eccetera, eccetera, eccetera? Vogliamo forse negarlo? Vogliamo forse negare che anche lo stesso Trump sotto svariati punti di vista sia un globalista (e così pure il “paladino della libertà di parola” Elon Musk)? Eppure, ci sono degli elementi che danno una ragione positiva di esistere a Q Anon. Perché alcune informazioni che l’esperienza ha divulgato sono reali. Non ho intenzione di esprimermi sull’idea di cloni o attori che sostituirebbero i veri politici, accenno marginalmente che a volte la cosa assume toni ridicoli, in bocca a alcuni anons, ma che comunque, tecnicamente, la clonazione umana E’ GIA’ possibile e che già nel lontano 1991, quando frequentavo le scuole medie, i neonati telegiornali Mediaset e quelli della RAI informavano che il “nemico numero uno” dell’epoca, Saddam Hussein, aveva circa dieci sosia, senza che centinaia di migliaia di idioti ridessero del “gombloddo1!1!1!”. Vediamo però ora perché sotto alcuni punti di vista, a mio avviso, Q ha anche dei punti a proprio favore. Innanzitutto, il tycoon durante il suo mandato non ha iniziato nuove guerre. Certo, non ha neanche posto fine a quella in Siria, e la sua amministrazione ha rischiato di far scoppiare una guerra con l’Iran. Ma è da tempi immemorabili che un presidente USA durante il proprio mandato non abbia dato inizio ad un conflitto. All’inizio della sua presidenza, ha anche proposto di togliere le basi NATO dai paesi stranieri, il che avrebbe potuto far gioire alcuni/e di noi . . . se non fosse che, in alternativa, the Donald ha proposto di lasciarle a pagamento (pagamento che sarebbe stato estorto dalle tasche dei cittadini), laddove vi fosse il desiderio di mantenerle. Già una proposta del genere da una parte sapeva di “sparata” destinata a rimanere tale, specie qui nei punti strategici del Mediterraneo, ma dall’altra ha suggerito che alcune idee Trump le stesse proponendo o di testa sua, o per conto di una parte di élite contrapposta a parecchie altre parti (non era, forse questo, anche la P2, una parte di élite non ubbidiente ad altre parti dell’élite). Già solo una proposta del genere sarebbe bastata per procurargli un impeachment che non lo avrebbe fatto arrivare a fine mandato, se ci avesse provato veramente.
Rimanendo sulla narrativa di Q Anon nello specifico, una delle verità è che Trump ha veramente emendato un provvedimento presidenziale di emergenza per la sicurezza nazionale volto a stroncare la pedofilia e il traffico di schiave/i sessuali – bambini e adulti. Ora, opinabile è il perché lo abbia fatto. Perché anche lui è coinvolto e ha voluto levare di mezzo testimoni o elementi che in qualche modo lo potevano ricattare? Perché viene da un retaggio di criminalità organizzata di vecchia scuola, che ha un codice d’onore ferreo e che punisce più severamente dello stato la pedofilia? . . .sorvolo sul racconto in forma anonima, ad un canale inglese, di un affiliato ad una nostrana ‘ndrina, sulla fine che ha fatto fare ad un individuo che aveva abusato di un bambino… Perché, con l’età che avanza, ha sviluppato la paura di finire all’inferno, se non avesse qualcosa di buono con il proprio potere? E’ opinabile, la ragione, sì. MA L’HA FATTO. Non mi sono salvato il link, ma ho visto il testo in uno dei siti ufficiali governativi / legislativi statunitensi, non in una chat di Q Anon. Nel frattempo, una parte rilevante di sinistre sembrava dare una sproporzionata attenzione alle desinenze e a puttanate come “genitore 1, 2 ,3, 4” ed aver dimenticato la lotta alla pedofilia e allo schiavismo sessuale (e anche le lotte operaie, e delle altre classi lavoratrici, per dirla tutta). Quindi, in quel caso, c’è poco da dire: Trump ha fatto una mossa, in buona o in cattiva fede che fosse, che ha fatto un serio danno al traffico di bambini, donne, uomini (ed anche di organi), in un periodo in cui i woke oltreoceano ed altre realtà sedicenti o effettivamente progressiste qui in Europa hanno ignorato il problema. Lasciando non di rado i compagni e le compagne che se ne occupano isolati/e, o comunque operativi/e nel raggio di azione coperto da ONLUS non certo ricche, e spesso marginalizzate perché scomode. SE BIBBIANO FOSSE SUCCESSO NEI PRIMI DUEMILA, a parte l’inevitabile sparata berlusconiana sui comunisti che mangiano i bambini, DALLA VERA SINISTRA SI SAREBBE SOLLEVATA UNA PROTESTA DECISA – non quella blanda, patetica, doppiogiochista che si è verificata (e lo stesso vale per le destre : sarà che di panni sporchi ne hanno tanti anche loro, e non parlo del sunnominato imprenditore di Arcore, le loro proteste sono state a suon di luoghi comuni).
Rimanendo sulla falsariga di info almeno in parte vere, rilasciate da Q . . . Ho un amico (italiano) che ha lavorato con la polizia thailandese. Questa persona, senza che all’epoca gli avessi mai parlato né di Q né di adrenocromo, mi confidò, un giorno: “Paolo, quando ero in Thailandia ho scoperto che quella droga che si vede su “Paura e Delirio A Las Vegas” esiste davvero ed è davvero ricavata dal cervello di bambini uccisi”. Questo è quanto. Non sto suggerendo che quel tale attore o quel tale politico ne usufruiscano, o che l’intera Hollywood ne sia dipendente 8questa mi sembra una gran cazzata divulgata per fare di tutta l’erba un fascio). Sto solo dicendo che una testimonianza “di campo” mi ha dato conferma di un qualcosa di atroce.
Come spesso mi accade, mi sono dilungato più del dovuto, quindi cerco di chiudere senza altre digressioni. Q Anon ha rivelato anche delle verità, dunque, ma resta comunque una modalità di opposizione controllata, come altre realtà di destra, e come lo è stato e lo è tutt’ora il movimento no global guidato / strumentalizzato da esperienze manipolate da cima a fondo tipo le nostrane Tute Bianche (tra i molti), o il più recente Black Lives Matter d’oltreoceano, ai cui vertici e finanziatori – salvo eccezioni – non gliene può fregare di meno, delle Vite degli afroamericani e delle afroamericane. E a parte l’opposizione controllata . . . MA SCHERZIAMO?! Scherziamo quando la reazione e l’OBBLIGO di tradizionalismo tenta di imporsi come sola alternativa al new world order dei microchip e del controllo 24/7?! C’è solo da inorridire quando vengono proposte involuzioni teocratiche che non comporterebbero solo di dire la messa in latino, ma che potrebbero causare la legittimazione o il rafforzamento di comportamenti misogini, omofobici, proibizionisti a dei livelli mostruosi. E da dire un NO! secco e privo di ambiguità. Come sarebbe da dire lo stesso no a chi volesse imporre l’ateismo di stato. Scherziamo, quando consideriamo elementi razzisti, specisti, misogini come ultimo baluardo anti-globalizzazione? In quanti si sono chiesti che fine abbiano fatto le tante persone che, da sinistra, hanno parlato contro il nuovo ordine mondiale? Da un po’ di anni (poco prima di sarscov, mi sembra) la rete è rimasta progressivamente sguarnita di informazioni inerenti il novus ordo che provenissero da sinistra, o che provenissero da fonti non destrorse. Un David Icke, che può piacere o non piacere, ma che non ha parlato solo di “alieni”, e che ha dato informazioni sulla realtà fenomenica tangibile risultate vere, e consigli su come deprogrammarsi per molte persone validi, mise da subito in chiaro che non avrebbe supportato né la Clinton né Trump, e che sul secondo c’era da farsi poche illusioni. Magari non è così. Magari Trump è davvero riuscito a tenere testa ai propri padroni. La verità è che non lo consoco di persona e quindi non lo posso sapere per certo. Ma, resta, CHE E’ SEMPRE E COMUNQUE DA CONTRASTARE uno stile di vita ultranazionalista, razzista e volto a prendersela con gli ultimi (di cui qui in Italia abbiamo l’esempio di un soggetto al cui confronto Trump è VERAMENTE da invidiare, un coatto di periferia come Salvini che dice agli altri di andare a lavorare e che fa della lotta di pancia ai più svantaggiati un suo cavallo di battaglia, mentre lui per primo è un elemento pigro e mantenuto, dai cittadini tutti, e votato dai cittadini che ragionano appunto con la pancia anziché col cervello). Ah, SIA CHIARO, non ho nulla contro chi AMA la propria Terra. Io stesso AMO la mia Terra. E non ho paura ad affermarlo neanche negli ambiti realmente o virtualmente di sinistra. POTREBBE ESISTERE UN SOVRANISMO NON RAZZISTA. Una via di mezzo tra sovranità nazionale (chi è che nazionalizzava le industrie delle potenze imperialiste, dopo le rivoluzioni? Non mi pare fossero elementi destrorsi, o sbaglio?) e un nuovo internazionalismo libero dagli orrori dello stalinismo e dell’ultra-capitalismo globalista. I RAZZISMI E I NEO-NAZISMI SONO USATI,NELL’AMBITO DELLE DESTRE, DALLE ELITE PROPRIO PER EVITARE CHE UNA SOLUZIONE DEL GENERE POSSA PRENDERE FORMA NEL REALE. Esattamente come nell’ambito delle sinistre di plastica e bandierine arcobaleno (ma anche a volte in quelle che ancora sventolano la bandiera rossa) le élite hanno favorito il rafforzamento della mentalità manichea e censurante, e se esci da determinati parametri sei venduto o sei un “compagno che sbaglia”, QUANDO MAGARI STAI PROPONENDO QUALCOSA PER IL BENE COLLETTIVO DA CUI TU PERSONALMENTE NON CI GUADAGNI UN CAZZO DI NIENTE, A PROPORLO. La Via d’Uscita non è solo nella Materia. Ma è anche a partire dalla Materia.
Non so perché, concludendo questo articolo, ho avuto un attimo un flashback d’infanzia, quando abitavo a Roma e avevo meno di dieci anni . . .
Paolo Assurdo Paoletti